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Alla scoperta degli eremi della Majella
Sab 24 Giugno, 2017 - Dom 25 Giugno, 2017
Info e prenotazioni:
Ercole Wild
3382717448
[email protected]
Accompagnatore di Media Montagna/Maestro di Escursionismo
Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo
International Mountain Leader (UIMLA)
Istruttore di Nordic Walking
Scuola Italiana Nordic Walking
SABATO 24/06/2017 E DOMENICA 25/06/2017
UN VIAGGIO FRA GLI EREMI CELESTINIANI
Una due giorni dedicata a Celestino V ed alle coraggiose scelte di vita che fece in questi luoghi, totalmente immerso nelle bellezze della natura selvaggia. Da sempre, infatti, quest’ultima è amica e compagna di chi cerca se stesso ed il divino nella solitudine e contemplazione.
Muovendoci per lo più sul Sentiero dello Spirito, comprenderemo perchè la Majella Occidentale è stata scelta da Pietro da Morrone: qui i paesaggi e gli ambienti si manifestano in tutto il loro fulgore con pareti rocciose imponenti fino a divenire veri e proprio canyon; con l’acqua che scorre abbondante in fiumi e torrenti cristallini, a garantire costantemente linfa vitale per la flora, la fauna ed i pochi coraggiosi che in tempi passati si avventuravano fra queste valli.
Si può partecipare anche ad una sola delle due giornate.
Programma:
PRIMO GIORNO SABATO 24/06/17
L’EREMO DI S. BARTOLOMEO IN LEGIO E LE PIETRE DELLA MAJELLA
La meta è uno dei luoghi più belli e caratteristici del Parco Nazionale della Majella: l’Eremo di San Bartolomeo in Legio.
Partenza da De Contra di Caramanico, frazione di per sé ricca di interesse: tramonto permettendo, al rientro dall’escursione, una camminata fra le sue vie ci permetterà di scoprire come gli stessi abitanti del paese, a suo tempo ma non molto tempo fa, abbiano lavorato le innumerevoli pietre cavate dai terreni per renderle opere di ingegno utili alla comunità: dai “travagli”, ai recinti, fino alle famose capanne in pietra a secco ed alle macere da spietramento, testimonianza del duro lavoro per strappare terra coltivabile alla montagna ricca di roccia calcarea.
Il cammino, breve e abbastanza facile, ci porterà poi a scoprire il Vallone di Santo Spirito. Grazie alle suggestioni create dal canyon, avremo la sensazione di essere altrove, quasi non fossimo in Italia. E invece anche qui, in terra d’Abruzzo, ci sono luoghi capaci di bloccare per un istante i nostri pensieri, per farci sentire una piccola parte dell’immensa natura.
Scopriremo la storia di questo luogo di culto, che si perde nei secoli. Qui dimorò Pietro da Morrone, Celestino V. La sua vita è fortemente legata a molti luoghi della Majella, dove visse gran parte della sua vita. Ripercorreremo assieme le tappe principali dell’esistenza di Pietro Angelerio per capire come mai elesse questi posti a dimora di vita.
Faremo poi una breve incursione al Museo del Neolitico che, benché chiuso, anche dall’esterno ci offrirà molti spunti per tornare ancora più indietro nel tempo, lì dove ha origine la storia dell’uomo all’età della pietra.
Insomma un viaggio nella Majella magica, ricca di storia e spirito, alla ricerca delle radici perdute dell’uomo occidentale.
Parcheggeremo le auto a De Contra – quota 810 m in fraz. di Caramanico Terme, lì dove il sentiero B2 si incontra col sentiero del Parco e quello delle Capanne. Al successivo bivio, poco più di 100 m dopo, gireremo a destra, salendo fra una rada boscaglia. Lasciato sulla destra il bivio per il sentiero B1, proseguiamo dritti, fino a perdere le tracce della carrareccia per arrivare al successivo incrocio a quota 850 m. Qui svolteremo a sinistra per lasciare il sentiero del Parco e prendere quello dello Spirito in direzione nord ovest. Saremo di nuovo su carrareccia e, dopo circa 800 mt, gireremo a destra, a quota 800 m, tenendoci ancora lungo il sentiero delle Capanne che continua a coincidere con quello dello Spirito. A breve incontreremo una capanna in pietra a secco diruta e di seguito si mostrerà sotto i nostri occhi la parete del canyon con la meraviglia dell’Eremo incastonato in essa. Non ci resta che scendere lungo il pendio piuttosto ripido che in breve ci porterà a superare comodamente il torrente Capo la Vena per risalire poi l’ultimo tratto sottostante l’Eremo ed i gradini della scala santa che ad esso ci conducono.
Nel primo tratto del ritorno prenderemo lo stesso sentiero che risale il canyon ed arriva sul versante opposto fino ad intercettare nuovamente la carrareccia a quota 800m. A questo punto, però, non torneremo per la strada dell’andata, ma gireremo a destra in direzione nord ovest, percorrendo 1,2 km fino a giungere al museo del Neolitico (la strada si fa brecciata). Da qui, dopo soli 100 m imboccheremo un bivio a sinistra, sempre su strada brecciata ben visibile. Altri 500m e saremo al Piano dei Valli, ovvero all’ultimo bivio della giornata: svoltando nuovamente sinistra e camminando per l’ultimo km e mezzo su sentiero sempre ben evidente, saremo tornati alle macchine a De Contra.
DOVE: PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
PERCORSO: 6,5 km.
DURATA: 5 ore soste comprese.
ADATTO: a tutti.
DISLIVELLO: 400 m.
DIFFICOLTA’: E
RITROVO: De Contra di Caramanico, Ristorante il Cervo, ore 14.00
ATTREZZATURA NECESSARIA: Zaino con spallacci, scarponcini da montagna che proteggano anche le caviglie, bastoncini da trekking se abituati all’uso, abbigliamento a strati, giacca antivento e antipioggia, macchina fotografica, guanti, cappello, barrette o panino, acqua, crema solare.
SECONDO GIORNO – DOMENICA 25/06/17
EREMO DI SAN GIOVANNI ALL’ORFENTO
Percorreremo le vie dove un tempo i pastori erano di casa e raggiungeremo, immersi nella natura più incontaminata, l’ Eremo di San Giovanni, forse il più suggestivo fra gli eremi celestini.
Solo pochi avranno l’ardire di entrarci. I più si fermeranno ad ammirarlo dal roccione antistante: dentro di noi da un lato si agiteranno tante domande su come un tempo si riuscisse a vivere in luoghi isolati come questo, mentre dall’altro il cuore troverà una pace che solo questi posti regalano. Non a caso venivano infatti scelti come luoghi di eremitaggio o comunque di culto: le energie della natura racchiude fra queste rocce, fra i suoi alberi e le sue acque, sono rare e preziose.
Rivivremo quindi lo spirito dei tempi andati, fra i ricordi di pastori che in ogni epoca usarono lo sgrottamento come rifugio, e la storia di uno degli uomini più contraddittori e carismatici del XIII secolo, Pietro da Morrone alias Pietro Angelerio, altrimenti detto Celestino V.
Forse uno dei percorsi più ricchi di stimoli che l’Abruzzo possa regalarci:
Viaggeremo a ritroso nel tempo, a partire dal secolo scorso, in cui erano ancora vive alcune delle più radicate tradizioni agro-silvo-pastorali della zona, dove ogni piccolo paese o contrada doveva garantirsi l’autosufficienza anche nei mesi più difficili, sfruttando risorse impensabili per noi abituati agli infiniti agi delle nostre case;
All’interno dell’Eremo scopriremo una delle opere più avanzate di ingegneria idraulica del I millennio d.c. e proveremo ad immaginare come fosse la struttura dell’Eremo quando era ancora abitato dai monaci;
Ci affacceremo sulla Valle dell’Orfento, lì dove volteggia l’aquila che ha scelto di nidificare fra le sue pareti.
Partiremo da quota 810 m di De Contra di Caramanico, lì dove il sentiero B2 si incontra, per lasciare loro il passo, col sentiero del Parco e quello delle Capanne. Al primo bivio, poco più di 100 m dopo, gireremo a destra e, circa 300 m a seguire, volteremo ancora a destra prendendo il sentiero B1 che da ora ci accompagnerà, seguendo i numerosi omini e segnavia presenti lungo quasi tutto il tragitto. Saliremo costantemente, ma senza mai strappi e pendenze troppo ripide, fino ad arrivare a lambire il bosco a quota 1.400 m. Dalla partenza, dopo aver percorso circa 4,7 km, giungeremo dove il B1corre parallelo al sentiero dello Spirito per i successivi 700 m. A quota 1.500 m lasceremo il B1 per seguire il solo sentiero dello Spirito che comincerà a scendere nella faggeta, ma sempre su sentiero ben evidente e ben segnalato. Non manca molto alla meta ma c’è da evidenziare un punto esposto: il sentiero è ben comodo e solido, ma alla sua destra corre uno strapiombo che ci regala panorami meravigliosi ma anche emozioni forse troppo forti per chi soffre di vertigini ed esposizione al vuoto. Il tratto in questione è molto breve e si percorre in pochi minuti, per poi rientrare nel bosco. Con altri in 5 minuti nella faggeta, giungeremo infine all’Eremo di S. Giovanni a quota 1.340 m.
Il ritorno vedrà lo stesso itinerario dell’andata.
DOVE: PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA
PERCORSO: 14 km.
DURATA: 8 ore soste comprese.
ADATTO: a persone mediamente allenate che non soffrono di esposizione al vuoto.
DISLIVELLO: 1.100 m.
DIFFICOLTA’: EE
RITROVO: De Contra di Caramanico, Ristorante il Cervo, ore 8.00
ATTREZZATURA NECESSARIA: Zaino con spallacci, scarponcini da montagna che proteggano anche le caviglie, bastoncini da trekking se abituati all’uso, abbigliamento a strati, giacca antivento e antipioggia, macchina fotografica, guanti, cappello, barrette o panino, acqua, crema solare.
Dormire e mangiare:
Per avere informazioni mandare una email al seguente indirizzo:
[email protected].
Oppure via telefono, dopo le ore 19.00, al seguente numero:
3298110734
Costi del Trekking:
€ 35 per ambedue le escursioni.
Sarà possibile partecipare anche ad una singola escursione
€ 15 per l’escursione di sabato 24
€ 20 per l’escursione di domenica 25
Il costo è comprensivo di escursione guidata a cura di un Accompagnatore di Media Montagna/ Maestro di Escursionismo del Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo e copertura assicurativa ( RCT professionale) per tutta la durata dell’evento.
Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo e sarà annullato se non si raggiungerà il numero minimo di partecipanti.
Obbligatoria la prenotazione entro le 12.00 del giorno prima.
La guida si riserva di escludere le persone che non hanno un equipaggiamento adeguato.
Min. 5 – Max. 20 partecipanti
Info e prenotazioni:
Ercole Marchionni
3382717448, dalle 10.00 in poi
Vincenza Bizzoni
3298110734, dalle 19.00
[email protected]
Montagne Selvagge – escursioni guidate nelle selvagge bellezze d’Abruzzo.
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