Perché non buttare le bucce di banana, arance o mele in montagna

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https://www.bbc.com/news/uk-scotland-highlands-islands-48989211

Perché non buttare le bucce di banana, arance o mele in montagna

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Durante le escursioni in montagna capita spesso di vedere resti di cibi consumati lungo i sentieri, soprattutto le bucce della frutta: bucce di banana, arance, mele, pere … Molti tendono a pensare che questi rifiuti, essendo organici, possano essere lasciati tranquillamente in Natura, confidando nel fatto che si decomporranno naturalmente.
Quel gesto, apparentemente innocuo, ha ripercussioni molto più grandi di quanto si immagini.

Le bucce della frutta, nonostante siano biodegradabili, impiegano un tempo sorprendentemente lungo per decomporsi.
Le bucce di banana possono impiegare fino a 2 anni per decomporsi completamente, le bucce di arancia fino a 6 mesi, mentre quelle di mela richiedono circa 2 mesi.
Significa che questi rifiuti rimangono visibili e contribuiscono all’inquinamento del paesaggio per un lungo periodo. In montagna, le condizioni sono più dure: l’umidità, la temperatura e la pressione dell’aria rallentano il processo naturale di decomposizione. Così, anche un piccolo gesto come lasciar cadere una buccia di mela, pensando che la terra la “assorba”, si traduce in un inquinamento visibile che perdura nel tempo.

Ma non finisce qui. Abbandonare i rifiuti lungo i sentieri può dar vita a un effetto di imitazione: se lo fa uno, allora perché io non posso farlo?
In questo modo i sentieri che un tempo erano incontaminati diventano, giorno dopo giorno, più sporchi. Ogni buccia che lasciamo diventa parte di un puzzle più grande, che lentamente cancella la bellezza selvaggia e intatta delle nostre montagne.

E poi ci sono gli animali. La tentazione di gettare una buccia di banana o un pezzo di cibo nel bosco può sembrare un atto di gentilezza nei confronti della fauna, ma in realtà è un grande errore. Gli animali selvatici non sono abituati a questi cibi e, anzi, potrebbero soffrirne. Un piccolo frutto o alimento che non fa parte della loro dieta naturale può alterare il loro equilibrio e danneggiarli.

E non solo: gli animali che diventano dipendenti dai cibi che lasciamo, cambiano abitudini alimentari e comportamento creando uno squilibrio che può ripercuotersi sull’ecosistema.

Non basta ammirare la Natura, bisogna rispettarla. Ogni volta che decidiamo di andare in escursione, riportiamoci a casa i rifiuti che produciamo, compresi quelli organici. La montagna non è una discarica. È la nostra casa da custodire. E portare a valle i nostri rifiuti non è solo un atto di civiltà, ma un gesto che assicura che anche le future generazioni potranno godere della stessa bellezza di cui oggi godiamo noi.

Ricorda: una buccia lasciata per terra è un segno di disattenzione, ma portarla via è un segno di rispetto, un atto di vera connessione. E non c’è niente di più potente, nella vita, che essere davvero connessi con la Natura.

La montagna chiede (e merita) gentilezza.

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