Escursioni guidate su richiesta
ESCURSIONI GUIDATE SU RICHIESTA
È possibile richiedere escursioni guidate con date a vostra scelta e personalizzate, di varia tipologia e durata, da concordare con la guida, anche infrasettimanali e di più giorni.
Escursioni guidate personalizzate su richiesta, per singoli, gruppi, comitive, associazioni, team building, famiglie, enti, Comuni, scuole.
Le escursioni organizzate prestano particolare attenzione alle bellezze nostrane di flora e fauna e alla tradizione, alla storia, alle leggende e alla ricca cultura abruzzese.
Tutte le attività verranno curate da un Accompagnatore di Media Montagna/ Maestro di Escursionismo iscritto al Collegio Regionale delle Guide Alpine Abruzzo, International Mountain Leader UIMLA e Istruttore di Nordic Walking della Scuola Italiana Nordic Walking
Per richiedere informazioni e costi: 3382717448
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Concordandosi con la guida puoi richiedere altre escursioni guidate che non sono in questo elenco.
Cosa è per noi un’escursione guidata
Alcune proposte di escursioni, trekking, cammini:
Escursione guidata sulla Serra di Celano
Accompagnati dal volo maestoso del grifone
Da Ovindoli alla Serra di Celano
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Dislivello: 500 m ca
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 10 km
Partenza: Ovindoli
Elegante da tutti i versanti, la Serra di Celano è stata per decenni una delle mete più care agli alpinisti e agli escursionisti dell’Appennino centrale. Offre un panorama che include il Velino, il Gran Sasso, la Majella, i Simbruini e i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’itinerario che la raggiunge da Ovindoli è il più breve e piacevole.
La Serra di Celano si erge come la prua di una nave in secca su quello che fu il lago del Fucino. Dominando con un dislivello di circa 1000 metri Celano e il suo castello
Questa cima ha un fascino particolare ed è per questo assai frequentata dagli escursionisti. Spettacolare Il colpo d’occhio sulla Piana del Fucino, dove un tempo c’era un lago maestoso. Insieme al Monte Faito e al Pizzo di Ovindoli costituisce un piccolo gruppo montuoso che chiude a mezzogiorno l’altipiano delle Rocche.
Escursione guidata sul Monte Etra dalla Valle d’Arano
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Dislivello complessivo positivo: 550 m ca
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 13.5 km
Partenza: Ovindoli
Un itinerario di grande bellezza, che dalla Val d’Arano raggiunge il Monte Savina (1760 m) e attraverso una bellissima e ampia cresta arriva sulla vetta del Monte Etra (1818 m).
Il Monte Etra insieme alla Serra di Celano delimita in modo netto le famose Gole di Celano.
Il primo tratto del percorso segue una strada sterrata, fino a raggiungere una sella da cui parte il sentiero che conduce alla cresta dei monti Savina ed Etra, da cui si gode di una splendida vista che spazia dalla Piana del Fucino alle Gole e alla Serra di Celano, dai Simbruini al Monte Velino e alla Val d’Arano. Da rimanere con il fiato sospeso…
Siamo nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino, area protetta di importante valore naturalistico e paesaggistico. Avremo la possibilità di osservare il maestoso volo del Gyps Fulvus, ovvero il grifone, l’avvoltoio del vecchio mondo, che con i suoi 2,80 m circa di apertura alare ci regalerà grandi emozioni.
Escursione guidata alla Grotta di San Benedetto
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Escursione guidata alla Grotta di San Benedetto e osservazione del volo del grifone.
Dislivello: 580 m ca
Difficoltà: E (ultimo tratto esposto, prima di entrare alla grotta, circa 10 m)
Lunghezza a/r: 10 km ca
Partenza: Forme (Aq)
Avremo la possibilità di osservare il maestoso volo del Gyps Fulvus, ovvero il grifone, l’avvoltoio del vecchio mondo, che con i suoi 2,80 m circa di apertura alare ci regalerà grandi emozioni… ma non solo lui! Tutto il percorso sarà emozionante, dalla partenza all’arrivo, dove godremo di panorami indimenticabili.
Le rocce ai piedi del Canalone e della crest Sud su ovest del Velino ospitano la Grotta di San Benedetto divisa in due ambienti, e che si apre in una parete verticale a 1670 m.
Il sito è meta di pellegrinaggio per la gente dei paesi vicini, che da questa grotta ammirano spettacolari panorami sulla piana del Fucino.
Grotta d’Orlando: tra misteri, magie, bosco e sacralità
Escursione guidata alla Grotta d’Orlando nel Parco Lucus Angitiae, all’interno del comune di Luco dei Marsi.
Escursione ad anello: Fonte San Leonardo, strada dei Centopozzi, Grotta d’Orlando, Cento Pozzi, Fonte Longagna.
Difficoltà: E (medio)
Dislivello: 650 m
Lunghezza a/r: 7 km
Partenza: Luco dei Marsi
Il Parco Lucus Angitiae è il ponte naturalistico tra il Parco Nazionale dell’Abruzzo, la Riserva naturale del monte Salviano, il Parco dei Monti Simbruini e il Parco regionale Sirente-Velino. A renderlo particolare, tuttavia, non sono solo la felice posizione geografica e le sue bellezze naturali e paesaggistiche: in questo luogo, considerato sacro e magico sin dall’antichità, coesistono, infatti, natura, storia e mitologia. Il Parco è ricco di monumenti, opere d’arte e resti archeologici dall’età del Bronzo fino al Medioevo e al Rinascimento.
Il toponimo Grotta d’Orlando prenderebbe origine dai miti popolari sui cavalieri di Carlo Magno. Secondo altre interpretazioni il nome attuale sarebbe una corruzione di “Grotta urlante”, nome che a sua volta deriverebbe da suoni simili ad ululati prodotti dalla circolazione del vento nella cavità.
La grotta è visitabile e lo spazio antistante è attrezzato con segnaletica ed un piccolo spazio di sosta. La tradizione popolare luchese lega questa grotta a favolosi “tesori” che qui sarebbero stati nascosti dai briganti. All’interno della caverna è conservato un antico abbeveratoio realizzato con un tronco di legno scavato, che raccoglie acqua di stillicidio. La grotta, molto probabilmente, fa parte del più ampio Sistema dei Centopozzi.
Anello delle Canelle
Escursione guidata ad anello sul Monte delle Canelle, nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Difficoltà: E
Dislivello: 550 m
Lunghezza anello: 9 km
Partenza: Ovindoli
Un itinerario di grande bellezza, con partenza da Ovindoli per ammirare i panorami dalle altezze dell’Altopiano delle Rocche
Ovindoli, Monte delle Canelle (1811 m), Iaccio dei Cani, Piani di Pezza, Vado Ceraso, Ovindoli
Alla scoperta del Monte delle Canelle, tra bosco e vette un bellissimo percorso escursionistico che permette di gustare orizzonti lunghi fino ai principali gruppi montuosi abruzzesi.
Siamo nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino, area protetta di importante valore naturalistico e paesaggistico. Avremo la possibilità di osservare, se fortunati, il passo del cervo e il maestoso volo del Gyps Fulvus, ovvero il grifone, l’avvoltoio del vecchio mondo, che con i suoi 2,80 m circa di apertura alare ci regalerà grandi emozioni.
Anello della Val D’Arano
Immerso tra le suggestioni del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, un facile percorso nei pressi di Ovindoli (AQ), per una perfetta giornata nel verde
Difficoltà: T (facile)
Dislivello: 100 m
Lunghezza a/r: 5.5 km
Partenza: Ovindoli
Un percorso lungo circa 6 km, che si svolge su una carrareccia di terra battuta, e caratterizzato da numerosi punti di ombra, perfetti per attenuare la morsa del caldo nelle assolate giornate estive; sebbene, il ritrovarsi a quasi 1500 metri di altitudine sia già garanzia di aria frizzante e clima sempre piacevole, anche nelle giornate più torride.
La Valle d’Arano è una cosiddetta valle sospesa, ovvero una di quelle formate da un ghiacciaio o da un corso d’acqua, che confluisce, con un brusco dislivello, in un bacino principale. In questo caso, il torrente La Foce, che ha originato anche le Gole di Celano-Aielli, canyon naturale tra i più suggestivi dell’Italia centrale, per via delle sue pareti alte anche decine di metri.
Escursione guidata tra paesi fantasmi e vette
In cammino tra paesi antichi e natura selvaggia. Con questo appuntamento vi porteremo a visitare il paese fantasma di Sperone e la vetta del Monte Serrone, alle porte dello storico Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Bellissimo itinerario che percorre le antiche vie di comunicazione tra un paese e l’altro. Anticamente erano usate per gli spostamenti lavorativi o per incontrare la propria amata o il proprio amato.
Dislivello: 650 m
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 11 km ca
Appuntamento: Gioia dei Marsi
Balcone naturale della Marsica, sentinella silenziosa e strategica sin dall’epoca della prima fortificazione romana, del paese di Sperone non restano oggi che mura, tetti e stanze senza arredi in attesa di nuovi segni del tempo, testimoni muti di una storia che in pochi ricorderanno. Abbandonata definitivamente dopo gli anni settanta per via dell’impervio isolamento che nei secoli era stato la sua fortuna, subì la sorte di chi non riesce a correre al passo coi tempi, spegnendosi lentamente negli anni. Oggi la torre di un castello ormai scomparso domina l’impianto urbanistico di Gioia dei Marsi, dall’alto del Passo Sparnasio. Da lontano è la prima, tra le case che restano, ad indicare il vecchio borgo: guarda la valle da 8 secoli, ma da meno di uno non ha più generazioni che la ricordino come simbolo della propria città. Fu difficile per chi vi abitava abbandonare Sperone ed ogni pretesto fu lecito per rallentare quell’emorragia di giovani che parve irrefrenabile dal dopoguerra in poi. I cittadini lottarono perché si migliorasse la viabilità, si garantissero servizi primari e si dicesse costantemente messa in paese fino all’ultimo. Persino quando tutto sembrò ormai irreversibile, cercarono di tornare al Borgo quanto più spesso possibile per attività rituali legate alla terra o al culto. Questa lotta contro il tempo durò oltre cinquant’anni e si concluse con l’ultimo amaro trasloco, quello delle salme di chi vi riposava da tempo, al cimitero, quando tutti i defunti vennero portati via per essere ricollocati anch’essi a valle, insieme ai vivi. Per chi torna oggi resta solo un campo di margherite al centro di un mazzo di case vuote: vogliamo credere che sia lo stesso dove, come narra la leggenda, trovarono pace i nemici del sanguinario signore che ebbe potere di vita e morte in questi luoghi, quando Sperone prosperava ed era la prima tra le vedette della marsica orientale.
Escursione guidata al Lago di San Domenico: tra boschi, laghi e eremi
Escursione guidata dal borgo di Villalago al Lago e all’Eremo di San Domenico, nell’alta Valle del Sagittario
Riserva Naturale Regionale del Lago di San Domenico e Lago Pio
Lunghezza a/r: 6,5 km
Dislivello andata: 100 m salita, 200 m discesa
Dislivello ritorno: 200 m salita
Difficoltà: medio/facile
Appuntamento: Villalago
Ci sono posti in cui l’uomo può trovare serenità semplicemente camminando e ammirando panorami. Se lo fai con rispetto incontrerai ancor di più quella bellezza che ti dona serenità e armonia.
Nella Riserva Naturale Regionale del Lago di San Domenico e Lago Pio, nel comune di Villalago, ci sono vette bellissime e selvagge, si possono incontrare le tracce dei cervi e del lupo, osservare antichi terrazzamenti, testimonianza di un antico paesaggio agro-pastorale.
Partiremo dal Lago Pio per poi attraversare il bellissimo borgo di Villalago e giungere a una terrazza sulla bellissima alta Valle del Sagittario. Cammineremo in un sentiero che si inoltra in un bosco di conifere e arriva al Lago di San Domenico… meraviglia delle meraviglie! Le sue acque hanno un colore bellissimo, qualcosa di stupefacente, e si potrebbe stare lì a guardarlo per ore… Dal lago andremo in visita all’Eremo di San Domenico, dove, anticamente, quando l’uomo nella sua spiritualità cercava solitudine e riflessione, vivendo a stretto contatto con la montagna e i suoi elementi.
Ritorno per un giro ad anello che poi si ricongiunge al sentiero dell’andata.
Escursione sul “Sentiero del Cuore” per ammirare dall’alto la bellezza del Lago di Scanno
L’escursione ha inizio dalle rive del lago di Scanno in uno dei luoghi turistici più noti d’Abruzzo. Scanno è considerato uno dei borghi più belli d’Italia e tutto concorre a renderlo un luogo unico al mondo. Forse per le sue architetture storiche, testimonianti la ricchezza del paese. Forse per la sua storia, leggibile nelle decorazioni dei portali o nelle pareti delle case. Oppure per quell’atmosfera che si respira nei vicoli storici. Ma soprattutto per la presenza del vicino lago, formatosi da una erosione della montagna in tempi molto lontani a noi. E proprio quel lago rappresenta una delle attrazioni preferite in Abruzzo. Soprattutto quando visto da una particolare prospettiva assume la forma di un cuore, azzurro. Un punto specifico per godersi quella immagine, raggiungibile attraverso un sentiero.
Il nostro cammino inizia sul Sentiero del Cuore e ci consente di raggiungere l’eremo di Sant’Egidio, una piccola chiesa del ‘600 sita sull’omonimo colle, da cui è possibile godere della suggestiva ed emozionante vista del lago a forma di cuore.
Lunghezza anello: 5,5 km
Dislivello positivo complessivo: 380 m
Difficoltà: medio – facile
Partenza: Lago di Scanno
La Valle Majelama e il volo dell’Aquila reale
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Dove dimoravano antichi ghiacciai, osservati dal volo maestoso del grifone e dell’aquila.
Dislivello: 500 m ca
Lunghezza a/r: 8 km
Difficoltà: E
Partenza: Forme
Affascinante itinerario che conduce, in ambiente solitario e selvaggio.
L’ampia e solenne Valle Majelama è una delle valli più belle dell’appennino. Valle create dall’azione degli antichi ghiacciai. Stretto tra la Costa della Sentina e il crestone est del Cafornia, la valle piega a sinistra e dopo 4 km ca prende il nome di Valle del Bicchero.
In questa valle nidifica da diversi anni una coppia di Aquile reali e si può osservare il loro volo mestoso.
Possibilità di richiedere qusta tipologia di escursione guidata dopo il 15 agost0
TUTELA DELL’ “AQUILA CHRYSAETOS” (AQUILA REALE) E PROTEZIONE DELL’ATTIVITA’ RIPRODUTTIVA DELLA SPECIE: INTERDIZIONE FINO AL 15.08.2023 DI UN TRATTO DI SENTIERO RICADENTE NELLA R.N.O.
Ovvero tratto del sentiero n. 8 compreso tra le intersezioni con i sentieri n. 9 e 1G
Il Monte Bicchero
Dalla Valle Majelama alla vetta del Monte Bicchero, accompagnati dal volo dell’aquila.
Peschio Rovicino – Valle Majelama – Vallone del Bicchero – Monte il Bicchero
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Attraverso una delle valli più belle dell’Appennino: la Valle Majelama
Dislivello: 1100 m ca
Lunghezza a/r: 14 km
Difficoltà: EE
Partenza: Forme
Affascinante itinerario che conduce, in ambiente solitario e selvaggio, fino alla vetta del Monte il Bicchero (2161 m), percorrendo la Valle Majelama e il Vallone del Bicchero, entrambi originati dall’azione degli antichi ghiacciai.
L’escursione proposta parte dalla località Peschio Rovicino, un paio di chilometri a Nord Ovest dall’abitato di Forme, nel comune di Massa d’Albe (Aq), e procede attraverso la valle.
Proseguendo in salita, la valle cambia nome e diventa “del Bicchero”, dall’omonimo monte che divide questo versante dal vallone di Teve. Il sentiero continua a salire presso l’ampio vallone del Bicchero, fino ad arrivare alla sella, a quota 2075 m, fra il Bicchero e Punta Trento. Raggiunta quest’area si prende a sinistra e si sale la comoda crestina che porta ai 2161 metri del Bicchero.
Dalla vetta il panorama è magnifico e si apre una vista imponente sulle vette del massiccio del Velino.
Possibilità di richiedere qusta tipologia di escursione guidata dopo il 15 agost0
TUTELA DELL’ “AQUILA CHRYSAETOS” (AQUILA REALE) E PROTEZIONE DELL’ATTIVITA’ RIPRODUTTIVA DELLA SPECIE: INTERDIZIONE FINO AL 15.08.2023 DI UN TRATTO DI SENTIERO RICADENTE NELLA R.N.O.
Ovvero tratto del sentiero n. 8 compreso tra le intersezioni con i sentieri n. 9 e 1G
Escursione guidata al Lago della Duchessa, in una terra incantata e dai toni magici
Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa
Alla scoperta del lago incantato e dell’acero magico
Dislivello: 850 m ca
Lunghezza: 11,5 km
Difficoltà: EE
Partenza: Cartore ( Borgorose)
Il Lago della Duchessa, posto a 1788 m in una conca glaciale sovrastata da imponenti cime come Murolungo 2184 m e Monte Morrone 2141, è uno dei laghi più alti dell’Appennino centrale. Terra incantata dai toni magici, fu in grado di far maturare, nei secoli, storie e leggende che per lungo tempo ne conservarono il fascino.
Escursione astronomica notturna guidata e magici racconti
Escursione astronomica notturna guidata e racconti di lupi e antiche creature del bosco.
Alle pendici del Monte Velino e del Monte Cafornia nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino.
Facile escursione notturna per conoscere le stelle e i loro segreti.
Facile escursione guidata di circa 200 m di dislivello e 6 km, con illustrazione delle principali costellazioni.
Durante la camminata si daranno informazioni utili sulle stelle e le costellazioni: vi si aprirà un mondo nuovo e scoprirete la magia del cielo di notte! Le escursioni in notturna sono un’occasione eccezionale per immergersi in un’atmosfera meravigliosa e per lasciarsi sedurre dalla natura che ci dona la magia del suo volto più intimo e nascosto.
Durante l’escursione guidata verranno anche lette storie di lupi e leggende di magiche di creature dei boschi. In particolare vi racconteremo la vera storia di Bon, il Mazzamurello del Monte Velino.
Appuntamento: Forme (Aq)
Oltre alla guida, in questa tipologia di escursione guidata ci sarà un astrofilo per spiegazioni sulle stelle
Escursione guidata dal Rifugio Casale da Monte a Fonte Canale e Monte La Difensola.
TRA ANTICHE STORIE E RACCONTI SELVATICI
Osservazione della fauna selvatica
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Dislivello: 300 m ca
Difficoltà: E (media)
Lunghezza a/r: 5/6 km
Appuntamento: Forme (Aq)
L’itinerario proposto parte da Peschio Rovicino, vicino il Rifugio Casale Da Monte, nel paese di Forme (Aq)
Percorreremo una parte del famoso Senriero Europeo E1, un sentiero a lunga percorrenza che unisce capo Nord (Norvegia) con capo Passero in Sicilia (Italia), attraversando da nord a sud l’intero continente europeo.
Avremo la possibilità di osservare il maestoso volo del Gyps Fulvus, ovvero il grifone, l’avvoltoio del vecchio mondo, che con i suoi 2,80 m circa di apertura alare ci regalerà grandi emozioni, ma non solo lui!
Il Parco Naturale Regionale Sirente Sirente Velino è ricco per flora e fauna, se fortunati si possono incontrare, oltre al grifone, cervi, aquile, poiane, lupi e volpi.
Tutto il percorso sarà emozionante, dalla partenza all’arrivo, dove godremo di panorami indimenticabili dalla vetta del Monte La Difensola.
Escursione guidata sul Monte Breccioso
La nostra escursione guidata inizia dal Valico di Sant’Elia, dalle faggete secolari fino alla vetta del Monte Breccioso
Dislivello: 600 m ca
Durata totale: 6 ore ca (soste incluse)
Lunghezza a/r: 14 km
Difficoltà: E
Appuntamento: Collelongo (Aq)
Il sentiero si snoda prevalentemente lungo l’ampia e panoramica cresta della Serra Lunga, con panorami che spaziano dalla Valle Roveto alla Piana del Fucino, dai Monti Ernici alle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo. Al di là del Fucino, spicca il Velino, oltre, in lontananza, il gruppo del Gran Sasso e la Maiella.
Superato il punto più alto della Serra Lunga 1710 m s.l.m., il sentiero scende a traversare una fascia di bosco, risale con un breve tratto ripido, ed esce dal bosco su una seconda cresta pianeggiante a 1778m.
L’itinerario scende poi ad una larga sella, sale un ripido gradino, attraversa un’altra breve fascia di bosco e arriva all’inizio della cresta nord est di Monte Breccioso. Si piega a destra verso la cresta e si sale con un panoramico percorso sulla vetta di Monte Breccioso a 1974m.
Escursione guidata da Verrecchie al Monte Padiglione
Monti Carseolani
L’itinerario che raggiunge la vetta del Monte Padiglione dal tranquillo e suggestivo centro storico di Verrecchie è piacevole ed emozionante: sale all’inizio tra prati e boschi, esce in cresta e prosegue in direzione della cima con panorami via via più ampi.
Alcune volte, le montagne che non superano una determinata quota, non vengo prese in seria considerazione.
Questa montagna, con i suoi 1627 m di altezza, offre panorami mozzafiato: Terminillo, Monte Vettore, le Montagne della Duchessa e del Parco Sirente Velino, la Majella, i Monti Marsicani, i Cantari, i Simbruni e i Monti Carseolani… ti trovi, praticamente, nel mezzo della bellezza.
Dislivello: 650 m ca
Durata: 6 ore ca (soste incluse)
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 8 km ca
Partenza: Verrecchie (Aq)
Escursione guidata nella Foresta Vetusta della Val Cervara, patrimonio mondiale dell’umanità.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Dislivello: 600 m ca
Durata: 6 ore a/r ca
Difficoltà: E
Distanza a/r: 14 km ca
Partenza: Villavallelonga
L’escursione avviene attraverso il sentiero R5, che dai Prati d’Angro porta alla sorgente Puzza, scoprendo questa rara e antica faggeta.
Se la vita di un uomo non può arrivare ad abbracciare un tempo più lungo di un secolo, la sua terra, al contrario, conosce creature in grado di raccogliere secoli di memoria in una sola esistenza, divenendo custodi di un sapere antico.
È questo che accade quando siamo in luoghi incantati come la foresta di Val Cervara, nel Comune di Villavallelonga, nel territorio del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise, dove sopravvive al tempo una delle foreste vetuste più importanti dell’emisfero settentrionale. Per questo è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO.
Questa palma d’eccellenza fu riconosciuta al bosco di Val Cervara dall’università della Tuscia agli inizi del nostro secolo, quando un team di studiosi è riuscito a provare l’esistenza di faggi pluricentenari, con un nutrito numero di esemplari che supera addirittura i 480 anni d’età. L’equipe di esperti, guidata dai professori Schirone e Piovesan, grazie all’analisi dendrocronologica, ha potuto ricostruire una serie cronologica che, quindi, si estenderebbe dal 1523 ad oggi. Il più antico conta ben 503 anelli chiaramente rilevabili da questo tipo di analisi, ma potrebbe essere persino più antico, se si considerano i molti altri incompleti.
Mezzo millennio di vita e di memoria.
Mentre Magellano partiva con tre velieri per raggiungere l’Oceano indiano, Carlo V veniva incoronato Re dei Romani ad Aquisgrana ed Enrico VIII fondava la chiesa anglicana, questi giovani faggi, oggi ultimi della loro generazione in Europa e patrimonio mondiale dell’UNESCO, vedevano già la luce e segnavano la storia.
“SENSI ED EMOZIONI”
L’Odore del Selvatico
Escursione guidata all’imbrunire e Reading Teatrale “L’Odore del Selvatico”.
Un’esperienza sensoriale come poche, tra le emozioni di una natura coinvolgente e i sapori di una terra antica.
“L’Odore del Selvatico” di Ercole Wild, racconta le sensazioni e le emozioni che rimangono addosso, come l’odore, appunto, dopo un’esperienza immersiva con Madre Natura. Questo significa portare la Montagna dentro di sé: a ogni passo.
Escursione, tramonto, letture e musica servono per facilitare l’immersione dello spettatore in una dimensione del sé intimamente connessa con la Natura. Una performance multisensoriale per ritrovare padronanza dei nostri sensi e consapevolezza delle emozioni che, a volte, si possono dimenticare.
Nei passi che saranno letti, scritti dallo stesso Ercole Wild, l’autore racconta l’incontro con la montagna, il bosco, gli animali selvatici, la natura, se stessi, il proprio tempo e il quotidiano, attraverso riflessioni che costituiscono “Pensieri di Vita con Parole di Montagna”. Un modo di essere e di vivere per donare un respiro profondo ai tanti momenti della vita quotidiana.
Riserva Naturale Regionale “Grotte di Luppa”
Escursione guidata da Sante Marie all’inghiottitoio di Luppa.
Tra boschi, grotte, massi erratici, fonti, misteri e antichi tesori.
Percorreremo i sentieri L1 e i sentieri L5 da Fonte Lattero a Fonte La Rocca, in un sentiero molto suggestivo che si immerge in un fitto bosco di faggio. Attraverso il sentiero L6 giungeremo nella misteriosa Grotta del Tesoro, qui leggeremo il racconto del tesoro di Corradino di Svevia, che una leggenda vuole proprio nascosto in questa grotta.
Di nuovo per il sentiero L1 fino ad arrivare all’inghiottitoio di Luppa, fiore all’occhiello della Riserva, che suscita da sempre molto interesse nel mondo speleologico.
Fonte Lattero, Fonte della Rocca, Grotta del Tesoro, Grotta di Luppa.
Lunghezza: 7 km
Dislivello complessivo positivo: 400 m
Dislivello complessivo negativo: 550 m
Partenza: Sante Marie (Aq)
TRA ANTICHE STORIE E RACCONTI SELVATICI SUL MONTE CATIVIGLIA
Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa. Riserva Naturale Orientata Monte Velino
Dal borgo di Cartore arriveremo a Passo Le Forche e poi sul Monte Cativiglia, un bellissimo punto panoramico con vista sul Fucino, il Monte Velino, la catena dei Simbruini, monti Carseolani, Marsicani e la Maiella.
La Marsica e il Cicolano sono terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questa escursione è un luogo di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia.
Queste antiche vie di comunicazione narrano anni ed anni di vite e di storie.
Nel settembre del 1964 venne in questi luoghi anche Walter Bonatti, alpinista di fama mondiale. Egli venne in visita a Sant’Anatolia, dal caro amico e collega Gigi Panei, uno dei migliori alpinisti dell’epoca, nato appunto a Sant’Anatolia.
Per vivere un’esperienza unica e indimenticabile, resa ancora più ricca dai racconti della guida sui lupi, orsi, aberi e antiche storie.
Dislivello positivo:400 m
Difficoltà: medio/ facile
Lunghezza a/r: 9 km
Partenza: Cartore ( Borgorose)
Escursione e Yoga
Sul Cammino dei Briganti, tra storia, arte e yoga
Escursione guidata, visita alla chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, yoga dolce alle pendici del Monte Velino
Durante il percorso saremo accompagnati dall’Insegnante di Hatha Yoga Rebecca De Cri.
In una sosta praticheremo lo yoga dolce: pratica costituita da movimenti graduali e guidati dalla respirazione, che scioglie rigidità e tensioni, rilassando corpo e mente.
Dislivello complessivo positivo: 450 ma ca
Difficoltà: E
Lunghezza a/r: 11 km ca
Partenza: Rosciolo dei Marsi
Escursione guidata sul Monte Turchio
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Escursione guidata da Passo del Diavolo alla vetta del Monte Turchio, tra panorami mozzafiato e boschi secolari.
Siamo nel Parco nazionale d’Abruzzo, uno dei parchi storici italiani, insieme al Gran Paradiso, il più antico Parco Nazionale italiano. E’ stato istituito su iniziativa privata nel novembre 1921, inaugurato a Pescasseroli il 9 settembre 1922, istituito ufficialmente l’11 gennaio 2023.
L’escursione inizia da Passo del Diavolo, attraverso una bellissima cresta saliremo fino alla vetta di Monte Turchio (1898 m), percorrendo i sentieri PNALM T1 e T3.
Da questa vetta si possono ammirare bellissimi panorami che spaziano sulla sottostante Conca del Fucino alle Montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, al Velino – Sirente, al Gran Sasso e alla Maiella.
Anello del Morretano, 5 vette di cui 4 over 2000.
Escursione guidata sull’anello della Valle del Morretano; il valico delle Chiesole (1656 m) di Campo felice sarà il punto di partenza della nostra escursione che toccherà ben 5 vette, tra cui 4 sopra i 2000 metri
La prima vetta che raggiungeremo è il monte Fratta (1878 m) dal quale si vede distintamente la vetta di Monte Cornacchia che ci appresteremo a raggiungere. Si cammina lungo la cresta della montagna dalla quale è possibile allargare lo sguardo a 360 gradi intorno a noi! Un panorama indescrivibile…
Con alcune rampe più ripide si guadagna la vetta di Monte Cornacchia (2010 m). Si prosegue sulla cresta attraverso l’anticima nord del Puzzillo (2.128 m) che con alcuni saliscendi, conduce in vetta al Puzzillo (2174 m).
Raggiunta la nostra vetta più alta proseguiremo scendendo al valico del Morretano (1.983 m) e risalendo l’altro versante toccheremo la cima del Morretano (2.098 m) dal quale si gode di un’ampia vista del paesaggio incontaminato, poco frequentato e selvaggio. Da qui inizia la discesa attraverso la Valle di Morretano che ci riporterà al punto di partenza attraverso il bosco dove è possibile incontrare animali selvatici e al pascolo.
Dislivello complessivo positivo: 800 m ca
Durata: 8 ore circa comprese soste
Difficolta’: EE
Lunghezza: 15 km circa
Partenza: Campo Felice
SUL CAMMINO DEI BRIGANTI
100 km in sei o sette tappe
Siamo in un territorio di confine, quello tra Abruzzo e Lazio (oggi), tra Stato Pontificio e Regno Borbonico (ieri). Qui vivevano i briganti, per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia lottando contro l’invasione dei Sabaudi che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità.
Una storia fatta anche di rapimenti, riscatti e violenza. Una storia di 150 anni fa.
Il cammino dei Briganti è un trekking ad anello, di una lunghezza totale di 100 km. Racconta un’Italia minore, una natura incontaminata, paesi a misura d’uomo dove il senso dell’ospitalità è ancora un grande valore.
Immaginate di fare un viaggio nel tempo, di esplorare terre selvagge e di essere gli spettatori delle vite avventurose di briganti e brigantesse!
Per vivere questa esperienza unica basta partire con noi per il Cammino dei Briganti, tra Lazio e Abruzzo, nelle zone che un tempo separavano Stato Pontificio e Regno Borbonico.
Due, tre o quattro giorni di trekking in tenda in Abruzzo
Per vivere un’esperienza affascinante a contatto con la natura selvaggia delle montagne d’Abruzzo; tra escursioni guidate, storia, cultura, leggende, tradizioni, boschi, eremi, vette, panorami mozzafiato, animali selvatici, pernotti in tenda, stelle da ammirare e il silenzio.
Per godersi la magia del dormire in tenda, ammirare il cielo stellato, vivere un’avventura all’aria aperta per staccare dalla routine e immergersi nella bellezza naturale.
I pernotti in tenda e le cene saranno presso un “campo base” fisso da cui si partirà ogni mattina per poi ritornare a fine escursione.
Sul Sentiero Corradino in tenda e sacco a pelo
Due giorni di trekking in tenda e sacco a pelo
Il Sentiero Corradino è dedicato alla figura del giovane principe svevo della casata degli Hohenstaufen, ovvero Corradino di Svevia, che il 23 agosto 1268 nei Piano Palentini si scontrò con l’esercito di Carlo D’Angiò nella famosa “Battaglia di Tagliacozzo”, che decise le sorti del Regno di Sicilia e dell’Italia Meridionale
L’itinerario proposto è un anello di 31,5 km che parte e arriva nel paese di Sante Marie, percorrendo i borghi di Castelvecchio, Valdevarri, Santo Stefano, Scanzano, Tubione e San Giovanni, con quote minime di 776 m. e massime di 1064 m. Il Sentiero Corradino è caratterizzato da percorsi che attraversano bellissimi borghi di montagna, faggete, querceti e castagneti di ineguagliabile bellezza naturalistica.
Alla scoperta della Valle d’Amplero e le tombe degli antichi guerrieri marsi
Dislivello: 150 m ca
Durata: 6 ore (soste incluse)
Difficoltà: E
Appuntamento: Collelongo (Aq)
Facile escursione di importantissimo valore storico.
Nessuno potrebbe mai sospettare che i fitti boschi poco distanti dal piccolo comune di Collelongo (AQ) nascondano segreti di valore inestimabile e pagine di storia antica ancora non del tutto decifrate. Eppure i colli che a nord est del borgo abitato circondano l’area piana di Amplero, a sud dell’ex bacino del Fucino, furono terra attiva e vitale fin dal VI secolo a. C., rivelando tracce degli antichi popoli autoctoni, ben prima dell’arrivo dei romani nel territorio abruzzese.
Visiteremo l’area fortificata sul colle detto La Giostra e la cosiddetta Necropoli del Cantone
Il percorso percorre sentieri tra le montagne immediatamente a ridosso della conca del Fucino e nessuno potrebbe mai sospettare che i fitti boschi poco distanti dal piccolo comune di Collelongo (AQ) nascondano segreti di valore inestimabile e pagine di storia antica ancora non del tutto decifrate. Eppure i colli che a nord est del borgo abitato circondano l’area piana di Amplero, a sud dell’ex bacino del Fucino, furono terra attiva e vitale fin dal VI secolo a. C., rivelando tracce degli antichi popoli autoctoni, ben prima dell’arrivo dei romani nel territorio abruzzese.
Escursione guidata al Rifugio Coppo dell’Orso
Escursione: Fontanile di Tricaglio – Coppo dell’Orso (1870 m)
Dislivello: 800 m ca
Difficoltà: EE
Lunghezza: a/r 7 ,50 km ca
Appuntamento: Villavallelonga (Aq)
Da Villavallelonga si prende la strada che si inoltra nella valle e nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Si parcheggia nei pressi del Fontanile di Tricaglio e si prende il sentiero che porta a Fonte Astuni.
Tutto il sentiero è dentro un bosco di faggio di alto fusto e di grosse dimensioni. All’approssimarsi della cima, i faggi lasciano il posto ai cespugli battuti dal vento e i cespugli al prato- pascolo di alta quota.
Usciti dal bosco si apre un panorama mozzafiato sui Prati d’Angro e i Monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Escursione guidata “La grande rete della vita”
Escursione per famiglie con bambini dagli 8 anni in su
L’equilibrio di Madre Natura con gli esseri viventi e allo stesso tempo delicato e antico.
Le “connessioni” tra il sole e la sua energia, gli alberi, gli erbivori e i carnivori sono fondamentali per l’esistenza.
Basterebbe una disattenzione, una mancanza di volontà e di rispetto per distruggere queste connessioni, importantissime perché danno respiro e vita.
Insegnare l’importanza di questo equilibrio anche ai più piccoli è “vitale”. La nuova generazione ha bisogno di ricredere nella natura per custodire e proteggere.
Un’escursione guidata pensata per far vivere esperienze dirette con il mondo naturale; attraverso brevi passeggiate e attività di educazione ed interpretazione ambientale i partecipanti sperimenteranno il reale contatto e le connessioni esistenti tra tutti gli esseri viventi del nostro pianeta.
Camminando in montagna scopriremo l’importanza delle “connessioni” tra il sole e la sua energia, gli alberi, gli erbivori e i carnivori.
Dal sole, fonte inesauribile di luce, calore e energia giungono a tutti gli esseri viventi gli stimoli necessari per soddisfare i bisogni primari, e grazie a questi legami energetici tutto è connesso e tutti gli esseri viventi sono connessi tra loro e il sole; realizzando un’enorme “ragnatela” sarà possibile sperimentare realmente i legami della vita sul nostro pianeta.
Appuntamento: Massa D’Albe, Ovindoli, Sante Marie, Collelongo
Cervi in Amore: Osservazione e ascolto del bramito
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
In questo periodo dell’anno il cervo maschio fa sentire la sua profonda e possente voce, che riecheggia dalle vette alle vallate. Sfida gli altri maschi a colpi di palco che, come moschettieri, rispondono combattendo per rivendicare l’amore della propria amata.
Avremo la possibilità di ascoltare il bramito del cervo in questa stagione degli amori e osserveremo dalla giusta distanza alcuni splendidi esemplari nei loro comportamenti naturali. Senza disturbarli ammireremo i loro atteggiamenti durante il corteggiamento, le danze di lotta per “conquistare” la femmina più bella del branco.
Dislivello: 200 m
Durata a/r: 4- 5 ore ca ( soste incluse)
Lunghezza a/r: 8 km
Dislivello: Medio/Facile
Appuntamento: Forme (Aq)
Escursioni dedicate all’osservazione della fauna selvatica e foto naturalistiche
Un’esperienza emozionante dedicata ad osservare la fauna selvatica come lupi, cervi, aquile e grifoni nel suo habitat naturale, dalla giusta distanza senza disturbarli.
Accompagnati da una guida esperta che ti svelerà i segreti del mondo del selvatico.
Escursione al Rifugio Sebastiani
Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Imperdibile itinerario nel cuore del meraviglioso Parco Regionale Sirente Velino. Dalla fine della sterrata dei Piani di Pezza si entra nella bella faggeta della valle Cerchiata (1838 m) e si continua a salire in direzione del Rifugio Sebastiani, che offre un panorama magnifico sulle cime che lo circondano e sui sottostanti Piani di Pezza.
Dislivello complessivo positivo: 600 m ca
Lunghezza a/r: 7km
Difficoltà: E
Partenza: Piani di Pezza, Rocca di Mezzo
Escursione guidata ad anello sui sentieri del lupo nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Anello della Difensola
In natura, sicuramente, non c’è animale che più del lupo abbia colpito l’immaginazione dell’uomo fin dalla più remota antichità.
Nella nostra escursione vi porteremo in un luogo magico, alla scoperta del lupo nella cornice del Parco Naturale Regionale Sirente Velino e nella Riserva Naturale Monte Velino.
Dislivello: 580 m
Lunghezza anello: 11 km
Difficoltà: media
Appuntamento: Massa D’Albe (Aq)
Da Bisegna al Rifugio Terraegna (1780 m)
Suggestiva escursione che dal paese di Bisegna ci porterà fino al Rifugio Terraegna, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. In pomeriggio osservazione della fauna selvatica con binocoli professionali
Dislivello: 550 m ca
Lunghezza totale: 7 km
Appuntamento: Bisegna
Il paese di Bisegna (1210 m), di antichissime origini, è posto su uno sperone roccioso all’inizio della Valle del Giovenco, dove il fiume omonimo ha le sue sorgenti, in posizione strategica per l’osservazione ed il controllo della valle, che da sempre ha rappresentato una delle più importanti vie di penetrazione verso la Marsica interna.
Il pianoro di Terraegna ospita la grande fauna del Parco tra cui l’orso, il cervo e l’aquila reale. Dal rifugio è possibile osservare un caldo tramonto in estate dopo una intensa giornata escursionistica o ascoltare l’ululato del lupo durante le notti invernali.
La Valle del Giovenco – traversata da Ortona dei Marsi a Bisegna
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
L’itinerario da noi proposto parte da Sulla Villa, frazione di Ortona dei Marsi, e termina nel paese di Bisegna. Percorre i sentieri V6, V8, W5 E A1 attraversando bellissimi boschi, valli selvagge e incantati borghi di montagna. Luoghi di notevole pregio naturalistico, prediletti dall’Orso Marsicano.
Dislivello: 650 m ca
Lunghezza totale: 14 km
Difficoltà: E
Appuntamento: Ortona dei Marsi (Aq)
La Valle del Giovenco, con i suoi centri abitati di Bisegna, San Sebastiano e Ortona dei Marsi fa parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e costituisce l’attuale estremo limite settentrionale dell’area protetta.
Le scursioni verranno guidate da un Accompagnatore di Media Montagna e Maestro di Escursionismo iscritto al Collegio Regionale delle Guide Alpine Abruzzo e Internationale Mountain Leader UIMLa che, oltre a portarvi nel punto prestabilito con la massima professionalità ed esperienza, vi darà informazioni utili, illustrando flora, fauna e geologia del territorio, senza tralasciare le tradizioni, le leggende e la cultura.
Il modo migliore per tenere sempre sotto controllo la propria temperatura corporea è probabilmente quello di vestirsi a strati: uno strato primario per regolare la traspirazione, uno strato intermedio capace di mantenere la temperatura corporea costante ed uno strato superiore per proteggersi dagli agenti esterni
Materiale ed Equipaggiamento:
Zaino da montagna, scarpe da trekking, maglietta, bastoncini telescopici pile o maglione, giacca a vento impermeabile, pantaloni comodi per la camminata, maglietta di ricambio, cappello, guanti, berretto per protezione raggi UV, crema protezione solare, antizanzare, borraccia per l’acqua (2 lt), pranzo al sacco.
La guida si riserva il diritto di modificare programma e itinerari, in base a valutazioni personali per la sicurezza del gruppo e in base alle condizioni meteo.