Ciao Juan Carrito
Il Grande Spirito, Fratello Orso come lo chiamavano gli Indiani d’America.
Simbolo di forza, volontà, introspezione, coraggio.
Ieri un orso è morto, sull’asfalto di una strada, investito da una macchina. In Abruzzo.
Un altro orso morto così.
Era un Orso bruno marsicano.
Animale portato all’estinzione, oggi divenuto uno degli orsi più rari al mondo.
Era Juan Carrito, il vagabondo, il ribelle. Conosciuto in tutto il mondo.
Con quei suoi occhi selvatici che esprimevano la vera voglia di libertà.
L’abbiamo visto crescere, da piccolo con sua madre e poi nelle sue scorribande in Abruzzo.
Ora L’abbiamo visto morire…
L’estinzione di molti animali, o la riduzione di molti altri, è la prova che un equilibrio si sia rotto.
Un delicato equilibrio tra l’uomo e gli animali.
Tra l’uomo e la Natura.
Un equilibrio alterato dalla stessa mano dell’uomo.
Dovremmo ripensare il nostro modo di vivere su questa terra, tornare ad essere gli uomini dell’essenziale e capire che nella natura “selvaggia” c’è la salvezza del mondo.
Non so se ci sia un paradiso degli orsi, ma sicuramente vedrai un mondo migliore di quello “costruito” da noi, in cui potrai correre liberamente, senza nessuna paura, con il tuo coraggio e il tuo essere ribelle che ti ha sempre contraddistinto.
Ciao Juan Carrito
di Ercole Wild